Popi?
Dimmi Pomi.
Mi racconti una storia?
Va bene.
Bella, però.
Ve bene.
C'era una volta una
ragazza bellissima. Viveva in una casetta di campagna, da sola, dove
coltivava un piccolo orto e allevava oche bianche. Quando andava al
mercato nel paese vicino a vendere la verdura e le uova che
raccoglieva, tutti si fermavano al suo banchetto a comprare qualcosa
pur di poterla guardare da vicino: aveva un viso incantevole,
illuminato da una bocca sempre sorridente e da due grandi occhi
grigi.
Un giorno, mentre tornava
a casa dopo aver venduto tutto ciò che aveva portato con sé al
mattino, vide in un banchetto un oggetto che l'attirò molto:
sembrava un piatto, ma non era un piatto, e sembrava anche un vetro,
ma non era neanche un vetro. Chiese al venditore cosa fosse, e lui le
disse: “è uno specchio, signorina. Guardandoci dentro vedrà ciò
che lei desidera essere”.
La ragazza bellissima
decise di comprarlo, e tutta soddisfatta se lo portò a casa.
Alla sera, dopo aver
nutrito le oche e innaffiato le zucche, si mise comoda in poltrona e
prese lo specchio. Lo avvicinò al viso, pronta a vedere “ciò che
desiderava essere”... E trovò il riflesso di una faccia minuta,
arrampicata su un collo sottile ed elegante. Vide le ossa delle
clavicole leggermente in evidenza, e due spalle magre avvolte dallo
scialle che aveva indosso.
Appoggiò lo specchio e
si tastò piano le guance. Se quello che aveva appena visto era ciò
che lei desiderava essere... Dunque non poteva essere già così. Ma
com'era, allora? Sotto le sue dita il viso parve immediatamente
grassoccio e flaccido. Fece inavvertitamente cadere a terra lo
specchio, che si ruppe in mille pezzi, ma non ci fece caso. Le spalle
sembravano massicce, le ossa sepolte sotto strati di carne. Continuò
a tastarsi le braccia, i fianchi, la pancia: tutto le pareva deforme
e sovrabbondante.
Siccome era una ragazza
che non si arrendeva facilmente, decise che sarebbe diventata come
voleva essere. Ma come poteva fare?
Il giorno seguente, al
mercato, comprò un libro intitolato “Rimodellarsi”. Il primo
capitolo parlava di attività fisica, come la corsa. La ragazza
bellissima, appena tornata a casa infilò un paio di scarpe da
ginnastica e uscì a correre.
Giorno dopo giorno,
chilometro dopo chilometro, iniziò a conoscere le persone che
abitavano nelle case lungo il suo percorso. Siccome era sempre
sorridente, anche quando era stanca e sudata come un asino, le
vecchiette iniziarono a fermarla e a invitarla a prendere una tazza
di tè e una fetta di torta “per riprendersi dalla fatica”. La
ragazza era troppo buona per rifiutare le offerte, e accettava
sempre. Fetta di torta dopo fetta di torta, i suoi allenamenti
persero la loro funzione dimagrante, ma poiché la ragazza bellissima
aveva rotto lo specchio e non aveva letto il capitolo
sull'alimentazione dietetica del libro “Rimodellarsi”, non si
fermò.
E poi?
E poi un giorno la
trovarono a letto morta stecchita. Diabete. Fecero un funerale
modesto e molto triste. L'orto venne preso in gestione dal comune e
trasformato in un parco giochi, e le oche vennero impiegate in una
fabbrica di piumini: nessuno le vide più.
Popi, credo di non capire
la morale della tua storia...
Mai cercare di dimagrire,
Pomi. Mai.
Questa volta è andata bene! Blog interessante! Buon fine settimana lungo.Ciao!
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